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A project by Manuel Dall’Olio e Pier Antonio Zanini
in collaboration with Frameteller.
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(ENGLISH TEXT FOLLOWS)

 

Per la prima volta su carta, le biografie approfondite e complete dei migliori telaisti italiani nel periodo Eroico. Il nostro primo obiettivo sarà raccogliere i fondi per la pubblicazione dei primi 4 titoli sulla piattaforma Kickstarter dedicati a Pogliaghi, Galmozzi, Alpi e Marastoni.
Il nostro ‘intento più ampio e ambizioso è di completare l’intera collana che comprenderà 20 tra i migliori artigiani italiani del periodo “Eroico”. In lista nomi come: Cinelli/Valsasina, Mario Confente, F.lli Patelli, Paletti, Somec, Ortelli, Pettenella, Pelà, Drali, Tommasini, Grandis, Giamé, Beltramo, Rauler, Messori, Virginia.
L’Italia è famosa per i grandi nomi della moda, del design e dei motori. Poco conosciuta in patria è invece l’impatto che, dagli anni ’30 agli anni ‘80 del Novecento, i nostri artigiani hanno portato nel modo di concepire e costruire la bicicletta in tutto il mondo.
Sono storie ricche di talento e umiltà, artigiani che, spesso senza risorse e nessuna formazione, hanno dedicato la vita alla propria passione, lavorando per migliorare e migliorarsi, creando innovazioni che hanno segnato per sempre la storia del ciclismo agonistico e amatoriale.
Aprire un’officina a quei tempi non significava certo arricchirsi ma era comunque un lavoro libero e per alcuni preferibile a quello in fabbrica o nei campi, così cominciarono costruendo saltuariamente biciclette o facendo riparazioni fino a che non diventò la loro principale attività di sostentamento.
Nomi poco conosciuti che, nella maggior parte dei casi, non hanno mai fatto quei passi necessari per arrivare alla dimensione industriale, preferendo il lavoro su misura e il rapporto diretto e personale con il ciclista, dedicando l’intera esistenza alla conquista di tesori intangibili come la soddisfazione di dare forma ad un’idea con le proprie mani. Molto accomuna queste storie, la povertà, il dramma delle due guerre, la passione per la bicicletta, la cura maniacale dei dettagli, l’eccezionale abilità manuale e una costante ricerca della perfetta sintesi tra estetica e funzionalità.
Questi Quaderni Eroici nascono per salvare dall’oblio sogni, progetti e traguardi arrivati fino a noi attraverso cinque generazioni di eroici designer delle due ruote.

Italy is famous for the big firms in fashion, design and motors. Yet, little known at home is the impact that, from the 1930s to the 1980s, our craftsmen had on the way of conceiving and building bicycles all over the world.
Their stories are full of talent and courage; they are the stories of artisans who, often without resources and training, have dedicated their lives to their passion, working to improve both themselves and their manufactured products, creating innovations that have forever marked the history of professional and amateur cycling.
To open a workshop in those days certainly did not mean getting rich, but it was still a free job and for some preferable to that in the factory or in the fields, so they began by occasionally building frames or making repairs until it became their main source of income. 
Theirs are the little-known names of people that, in most cases, never took those steps necessary to reach the industrial dimension. This is because they preferred tailor-made work and the direct and personal relationship with the cyclist; they are people who dedicated their entire existence to the conquest of intangible treasures such as the satisfaction of giving shape to an idea with one’s own hands. Their stories have a lot in common: poverty, the drama of the two wars, the passion for bicycles, the obsessive attention to details, exceptional manual dexterity and a constant search for the perfect synthesis between aesthetics and functionality.
We created Quaderni Eroici to record their dreams, projects and goals that have come down to us through five generations of master framebuilders and save them from oblivion.